Museo etnografico missionario pt2 #museiapalazzo

Continua il tour nelle sale del museo etnografico di Pratola Peligna: oggi scopriamo alcune curiosità legate agli oggetti delle sale Cina e Missioni.

Sala Cina

La maggior parte degli oggetti sono stati realizzati durante la dinastia Qing, ultima dinastia cinese che conquistò Pechino nel 1636 e cadde nel 1912 portando alla nascita della Cina moderna. Caratteristica di quel periodo fu la produzione artigianale delle porcellane il cui possesso era motivo di grande orgoglio tra il popolo. 

Tuttavia dall’inizio del XIX secolo, la dinastia Qing iniziò a chiudere i mercati con l’Europa e a limitare l’esportazione della seta, il tè e l’oppio mettendo in crisi l’economica e provocando le guerre dell’oppio in cui la Cina fu sempre sconfitta.

La moneta con foro conosciuta anche come Qianlong Tongbao (moneta dell’imperatore) è un’iscrizione posta sulle monete prodotte sotto il regno dell’imperatore Qianlong della dinastia Qing come ricordo della conquista di Xinjiang da parte dei Manciù e prodotte fino alla fine della dinastia.

Suanpan è l’abaco cinese interamente in legno con perline fissate con un bastoncino in ogni colonna, separate da un’asta trasversale e disposte in una scatola di legno. Quelle sotto l’asta separatrice sono chiamate perle di terra o perle d’acqua mentre quelle poste sopra il separatore sono chiamate perle del paradiso. L’abaco fu usato nelle scuole fino alla fine degli anni Sessanta ad Hong Kong e fino agli anni Novanta in Cina, sostituito poi dalla calcolatrice.

Interessante la parte dedicata alle divinità celesti come Sanguan, ufficiale dell’acqua che evita la sfortuna o Caishen, dio della ricchezza.

GuanYin , dea della compassione conosciuta anche come Avalokiteshvara, conferiva figli di entrambi i sessi, a seconda dei desideri della madre. Nonostante ciò, i cinesi supplicavano per avere eredi maschi, l’unico genere qualificato per la prestigiosa professione di servitore governativo.

I cani Foo conosciuti come leoni guardiani cinesi e realizzati in pietra erano uno strumento decorativo buddhista con funzione apotropaica volta ad allontanare il malocchio e gli influssi maligni posti davanti ai palazzi e alle tombe imperiali.

Sala Missioni

Le opere di evangelizzazione non furono facili, soprattutto in Cina dove divergenze culturali e religiose portarono i missionari a studiare sia la lingua che la cultura inserendo i protagonisti della dottrina in scene di vita quotidiana soprattutto agli inizi del Novecento.

In Africa si optò per il sincretismo religioso fondendo gli elementi religiosi del culto locale e di quello estero che favorì l’acquisizione delle figure e simboli cristiani reinterpretandoli in base ai canoni locali.

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